Quest’anno la regione Puglia è stata la terra più visitata d’Italia, le sue meraviglie, storiche architettoniche e paesaggistiche, oltre all’ eccezionale cucina, alle eccellenze enologiche ed al meraviglioso mare, rappresentano accattivanti attrazioni per una piacevole e rilassante vacanza.
Tra le innumerevoli cose da vedere e visitare merita sicuramente attenzione il quartiere delle ceramiche nella città di Grottaglie, località in provincia di Taranto e ormai divenuta famosa per la sua importante produzione artigianale di ceramiche, inserita nell’elenco delle 28 città della ceramica italiana.
Denominato in dialetto locale il quartiere delle “Camennere”, per la presenza diffusa dei camini sui tetti, esso oggi abbraccia una zona ampia e centrale del comune di Grottaglie, immediatamente a ridosso del medievale castello episcopio.
La lavorazione della ceramica risale al XVIII sec
La tradizione della lavorazione della ceramica risale al XVIII sec. e durante queste centinaia di anni si è trasformata ed affinata gradualmente, passando da attività finalizzata alla produzione di manufatti di necessità quotidiana, in manufatti dalla grandissima valenza artistica e oggi anche di arredo e decorazione.
Tradizione ed innovazione
Entrando nel quartiere colpisce la lunghissima sequenza di botteghe che si aprono sulla strada che si snoda tortuosa e che offre angoli e scorci molto caratteristici e che proiettano il visitatore in un turbinio di colori, oggetti e manufatti dalla bellezza assoluta, che inevitabilmente lo spinge ad entrare per vedere e curiosare.
Una volta all’interno delle botteghe ci si perde in mondo quasi fantastico, dove la creatività, il colore e la capacità artigianale spesso rasenta l’arte e dove, in diversi casi, è possibile assistere alla preparazione fin dalla lavorazione iniziale, di quei manufatti artigianali che, una volta finiti, conquistano per la loro bellezza e per i loro colori vivaci, accesi e smaltati.
Sono tantissime le botteghe di ceramiche, alcune più grandi e conosciute, altre più piccole e meno famose, comunque molto belle ed interessanti e tutte capaci di far coesistere la tradizione centenaria della produzione di prodotti in ceramica, con ricerca di innovazione, cura del dettaglio e dei colori.
Artigianato unito al design
Aggirandosi per il quartiere e visitando le varie botteghe si può trovare il famoso e tipico “lu pumu”, ovvero la rappresentazione rivisitata di una pigna, che nella tradizione locale è simbolo di fortuna e buon augurio oltre che ad oggetti e manufatti ripetuti in serie, conseguenza naturale della commercializzazione degli stessi, ma si ha anche la fortuna di trovare delle botteghe uniche, che hanno scelto di fare un discorso produttivo di nicchia,
diversificandosi e presentando manufatti dedicati all’arredamento ed al design, che rapiscono per bellezza, originalità e colori.
Le locations in cui esse si trovano contribuiscono a renderle magiche, grotte naturali utilizzate in passato come frantoi o luoghi ipogei sapientemente ristrutturate, il nome Grottaglie, infatti, deriva proprio dalla presenza di numerose grotte nella zona e di una gravina che risale fino a Matera.
I giovani ed i prodotti di nicchia
Giovani del posto, discendenti da famiglie che da generazioni lavorano la ceramica, hanno deciso di dedicarsi alla produzione di questi prodotti di nicchia, disegnando e progettando le loro creazioni e poi realizzandole, dando forma a veri e proprio oggetti di design, dal porta ombrelli a oggetti per l’arredo di cucine, soggiorni, camere da letto e bagni, da lampadari e lampade a cassettiere, da arredi da parete a sistemazioni di spazi esterni.
Quindi, tra le varie tappe di un eventuale viaggio in Puglia andrebbe inserito anche il quartiere delle ceramiche di Grottaglie, una chicca davvero interessante da scoprire e da visitare, capace di uscire fuori dai soliti itinerari e che permette di conoscere ed apprezzare una tradizione ormai secolare che sta diventando famosa nel mondo.
